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5. Festival di Assoli Butoh

Questo Festival prosegue il viaggio nella “terra di confine”

“La danza di confine”: confine inteso come terra di nessuno, terra di passaggio, di transizione e trasformazione.

Danzare in questa terra vuol dire prendersi il rischio di creare nuovi territori, mettere in comunicazione mondi diversi: il conscio e l´inconscio, il conosciuto e lo sconosciuto, la forma e la mancanza di forma.

Ed anche “la terra di confine” tra Oriente ed Occidente, confine tra diverse discipline artistiche: confine come spazio di passaggio tra culture, arti, stili, in cui la capacitä di assorbimento e trasformazione porta alla creazione di nuove appartenenze, alla trasformazione delle reciproche diversità.

Una terra in cui il corpo ritrova tutta la sua forza comunicativa e poetica.

L’assolo nella danza butoh come nella danza espressionista e contemporanea ha un ruolo fondamentale: il danzatore libero coreografo di sé stesso, spesso usando l’improvvisazione per meglio cogliere l’attimo in divenire, può, come dice Kazuo Hono:

“Lasciare che l’anima indossi il cosmo entrando nel regno di una originaria memoria del corpo”.

Quest´anno il Festival sará diviso tra Lerici e Sarzana .

A Sarzana é inserito all´interno del Festival di musica “Sconfinando” nella sezione “SconfinArte” e grazie al Comune di Lerici Consorzio del Castello di Lerici continuerá anche al Castello di Lerici

Due festival che negli anni , parallelamente hanno lavorato sulla “terra di confine”, su quel confine che non é “labile” e bordeline ma che recupera e costruisce nuove appartenenze, non potevano che incontrarsi in una terra comune. Cosí Annalisa Maggiani diret. Art. di” Danza di Confine” e Carmen Bertacchi di “Sconfinando” hanno deciso di cominciare questa collaborazione aprendo “SconfiArte” al Festival di Assoli Butoh , arti visive e performantive.

Il 4 Luglio dalle ore 21.00 alla fortezza Firmafede di Sarzana si potrá vedere ”un DVD per l´ombra” l´opera in video diventata simbolo del festival dell´artista Bruna Esposito – artista riconosciuta in campo internazionale con presenza in piú Biennali-Venezia, Istambul, Corea...- , la videoinstallazione “Panni Stesi” di Mario Morleo e Annalisa Maggiani che restituisce l´atmosfera aminiotica, sognante ed archetipica di parte dei loro lavori, la mostra fotografica che comprende opere di Aldo Venga, Stefano Lanzardo ed Emilio D´Itri fotografi riconosciuti a livello inernazionale che hanno fotografato progetti e danzatori Butoh e la proiezione delle passate edizioni del Festival “Danza di Confine”curata da mario Morleo.

Seguirá la performance di Marco Fioramanti “Art Show - Art Shoe” che é una sfilata particolare: con scarpe create da Marco Fioramanti la modella/danzatrice imprimerà “belle tracce” lungo la passerella.” Fenomeno questo condiviso in natura da tutti gli animali che lasciano dietro di sé una delle infinite descrizioni del mondo”. La sfilata in questo ambito diventerá, con l´interpretazione della danzatrice/ modella Annalisa Maggiani anche “Tracce sulla terra di confine" e potrá diventare grottesca o iniziatica, in-stabile o regale, potrá tornare indietro od inciampare…

La performance di Atsushi Takenouchi successiva di ci porterá nel cuore del Jinen-Butoh da lui fondato- una danza che prende l´energia dalla terra e che, in sintonia con la natura, porta le memorie che dormono nel nostro DNA. La sua danza è basata su movimenti che vengono dall´interno ma anche dalla quotidianitá: il primitivo ed il contemporaneo si uniscono.

Il 6 luglio il Festival proseguirá al Castello di Lerici dove dalle ore 17.00 si terrá il Simposio “Il corpo eretico” con la presentazione del libro e DVD di Maria Pia D´Orazi “il Corpo eretico” che propone una riflessione sul significato del corpo nell´etá contemporanea attraverso la storia della danza butó giapponese fondata da Tatsumi Hijikata nel 1959. Vissuto in manifesta contraddizione con lo spirito del suo tempo, Hijikata é stato cosiderato un eretico nel Giappone degli anni sessanta. La sua filosofia, che é stata una aperta critica all´occidentalizzazione incondizionata, al consumismo, alla massificazione e alla societá dello spettacolo, conserva intatto il suo valore rivoluzionario in un contesto di globalizzazione, esasperazione tecnologica e crisi dell´economia capitalista.”

Sará presente l´autrice ed Angelo Tonelli poeta, filosofo e performer.

Dalle ore 19.00 seguiranno la videoinstallazione “Panni stesi “ e le proiezioni dei Forum che hanno avuto luogo nel 2004-2005 al Castello di San Terenzo e nel 2007 al Castello di Lerici in contemporanea all´ormai storico “Forum a Confronto con il Butoh”.

Il Castello sará teatro in ogni angolo di performance-Assolo da parte di danzatori italiani e stranieri che presentano la loro ricerca sul confine tra danza Butoh e arte performativa.

Programma

Venerdi 2 Maggio

Castello di San Terenzo

Ore 17:00

Mostra fotografica di Aldo Vega e Stefano Lanzardo 

Video "Nel labirinto" di Mario Morleo

Ore 18:30

"Terra incognica" assolo di Annalisa Maggiani

Trombone Lauro Rossi

 

 

Venerdi 2 Maggio

Teatro Astoria di Lerici

Ore 21:00

"Kara Da Kara"

Assolo di Tadashi Endo

"Stone"

Assolo di Atsushi Takenouchi, musica dal vivo di Hiroko Komiya

 

Sabato 3 Maggio

Sala Consiliare Comune di Lerici

Ore 17:00

“Kazuo Hono, il solista del Butoh”

proiezione video e presentazione del libro di Maria Pia D’Orazi, con la partecipazione degli artisti presenti al Festival e discussione con il pubblico.

Sabato 3 Maggio

Lerici

Ore 11.00-13.30 e

Ore 14:00-16:30

Lezione dimostrativa e presentazione pratica dello stile e della poetica di ogni danzatore da parte di T. Endo e A. Takenouchi.

Artisti

“Terra incognita” 

Nella performance di Annalisa Maggiani la pelle segna il confine fra due mondi. Passaggi per terre incognite, ogni volta cerchiamo di ri-conoscere o conoscere qualche cosa: il corpo ci porta messaggi infiniti, il corpo-messaggio, il corpo testimone dei passaggi, il corpo-frammento di terra incognita. In questa performance tappa finale dei progetti nei castelli, Annalisa Maggiani diventa  spazio di proiezione, installazione vivente nel Castello di San Terenzo, il corpo prende le forme e i ritmi antichi della terra incognita da cui tutti proveniamo, la terra –madre; le pietre del castello, le terrazze ed il giardino, porteranno altre memorie  imprimendo al corpo nouve  impressioni…nuove terre da esplorare.

Annalisa Maggiani ha studiato filosofia all´Universitá di Pisa, parallelemente si é dedicata allo studio di Mimo Decroux, danza espressionista e teatro di strada entrando a far parte della compagnia di teatro di strada “Chille de la Balanza”(1986-1995), ha preso training e workshop da molti maestri della danza contemporanea e di ricerca, contact improvisazione (Simon Forti, Dominique Dupuy, C, Coldy, Richard Haisma, Adalisa Menghini, Les Ballets C. de la B., Labor Gras) ed ha fatto parte nel 1998 del progetto-performance diretto da Chistine de Smedt (Les Ballets C. De la B.-Berlino).

Si é specializzata in DanzaMovimentoTerapia (Art therapy italiana) (1998) e  ha ottenuto l´abilitazione di Psicologa (2000), nel 1994 ottiene una borsa di studio dal Ministero degli Affari Esteri per una ricerca sulle capacitá terapeutiche della danza di trance Gnawa (Marocco-Essaouira).

Ha studiato e praticato la danza Butoh con diversi maestri dal 1989 (Kazuo Ono, Carlotta Ikeda, Anzu Furukawa, Minako Seki, Yumiko Yoshioka, Derevo ecc...) entrando a far parte dal 1996 della Compagnia di Danza Butoh diretta da Yumiko Yoshioka, Ten Pen chii Art labor (Schloß Bröllin).

Ha lavorato come attrice protagonista nella serie televisiva DCTP “L´amore nei secoli” diretta da Alexander Kluge (Germania 1998-99).    

Direttrice artistica di Gest/azione teatrodanza (La Spezia-Berlino), con performance-Assolo insieme a musicisti jazz come Lauro Rossi, Fabrizio Puglisi e artisti di arti visive (Mario Morleo, Pietro Bellani, Moggia) partecipa a rassegne e Festival in Italia ed in Germania . La sua ricerca predilige la performance in ambienti naturali e spazi “quotidiani”. 1995-2000 dirige e cura con Yumiko Yoschioka Progetti Performance di teatrodanza Butoh realizzati nei Castelli della Provincia di La Spezia e Massa Carrara.

Dal 2003 organizza a Lerici (La Spezia) il Festival di Assoli  “La Danza di Confine”.

A Berlino con il suo gruppo Gest-Azione ha curato il concetto e la regia della Trilogia di  Performance si sono svolte nella Metropolitana di Nollendorfplatz (2003- 2005) sul tema Nostalgia, Appartenenza, Migrazione.

Il Video curato da Mario Morleo è un libero excursus degli spettacoli, un viaggio da una performance all´altra, da un castello all ´altro, da una storia ad un altra: Mario Morleo è kameraman e video artista berlinese, dagli anni ´90 lavora con Ten Pen Chii Art Labor e vari gruppi di tetaro dávanguardia tedeschi.

 

“Kara da Kara”

Tadashi Endo entra nel “Taiken”, l’esperienza del corpo: la sua danza è come un’escursione sul confine tra la cultura orientale ed occidentale; Butoh Ma si chiama il nuovo stile da lui iniziato.

Tadashi Endo – dopo il suo studio di regia a Vienna al Max-Reinhardt-Seminar, comincia le sue tourné in Europa come Solo- performance-danzatore insieme ai piú conosciuti musicisti Jazz fino a che nel 1989 incontra Kazuo Ono.

Dal quel momento danza uno stile Butoh molto estetico,espressivo, personale, La sua danza è come una escursione tra la cultura occidentale ed orientale e il teatro, la performance e la danza, Il Buto Ma.

T. Endo danza la sua vita, i suoi sogni, i suoi sentimenti con movimenti personali che si sono sviluppati dopo una lunga ricerca sull´espressione autentica.

“Stone” 

di Atshuschi Takenouchi è un viaggio nella vita di una piccola pietra. “Io sono la pietra, un frammento del cosmo”: il corpo umano contiente la memoria della natura e quando danza, la sua natura originale si unisce all’universo.

Atsushi Takenouchi – negi anni ´80 fa parte di una compagnia Butoh in Giappone dove sono danzate le ultime coreografie di Tatsumi Hijikata, nel ´86 comincia la sua attivitá di Assolo- danzatorecon il tema centrale della natura creando la scuola “ Dance with nature”.

Con i Suoi assoli ha toccato moltissimi paesi in tutto il mondo  prediligendo i luoghi naturali per le sue performance.

La sua danza prende l´energia dalla terra e sente che la danza in sintonia con la natura porta memorie che dormono nel nostro DNA. La sua danza è basata su mov. che vengono dall´interno ma anche dalla quotidianitá: il primitivo ed il comtemporaneo si uniscono.

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