LA DANZA DI
CONFINE
9°
Festival di Assoli BUTOH
Direzione Artistica: Annalisa Maggiani
14- 15 Luglio 2012
Anche quest´anno, il Festival prosegue il
viaggio nella "terra di confine".
Confine inteso come terra di passaggio, di transizione e
trasformazione, come spazio di passaggio tra culture, arti, stili, in cui la
capacitä di assorbimento e trasformazione porta alla creazione di nuove
appartenenze, alla trasformazione delle reciproche diversità.
Danzare in questa
terra vuol dire prendersi il rischio di creare nuovi territori, mettere in
comunicazione mondi diversi:
il conosciuto e lo sconosciuto, la forma e la mancanza di
forma ed anche "terra di confine" tra Oriente ed Occidente.
Una terra in cui il corpo ritrova tutta la sua forza
comunicativa e poetica.
Quest´anno lo sguardo sará portato sull´esistenza, sulla
capacitá umana di metabolizzare l´esistente e trasformarlo, sulla forza delle
immagini e sulla potenza del corpo di esprimere i bisogni, sulla metamorfosi corpo - anima.
Ken Mai - artista,
coreografo e insegnante vive a Helsinki dal 2006. Ha studiato con i fondatori
del Butoh: Kazuo Hono e Tatsumi Hijikata e danza espressionista con Otoya
Eguchi.Ha insegnato, diretto performance e collaborato con famosi musicisti,
scultori, pittori ed artisti visuali in Europa, Russia, Messico, Himalaya e
Giappone. Il suo stile di performance e insegnamento combina il Butoh con con
un retroterra che attinge alle arti marziali, yoga, meditazione Zen.
Nel suo
Workshop Ken Mai conbina Butoh e Zen (praticato per 20 anni
in monastero a Kyoto) e si concentra sul movimento naturale usando
l´immaginazione. Usando il corpo, la mente, i sensi le emozioni ed il respiro
l´invisibile energia del sentire puó fondare il movimento visibile.
L ´assolo Gensho
no Uta / Poema del Fenomeno é un lavoro sul confine, sulla linea di
separazione, su natura corpo ed anima.
Henriette Heinrichs - é
danzatrice Butoh, coreografa e terapeuta. Ha creato la “Butoh danza dell´anima
“ in cui integra il butoh con le tecniche della psicologia umanistica. Suoi
maestri sono stati Shanti Özerjabal, Yumiko Yoshioka, Minako Seki, Anzu
Furukawa, Kazuo Ohno, Yoshito Ohno, Ko Morobushi, Carlotta Ikeda, Akaji Maro
und Atsushi Takenoushi.
Si é anche
formata in Mimo e Danza (Die Etage,
Berlin)
Il suo Workshop é una piccola vacanza per
l´anima “Se i pori della nostra pelle imparano a vedere allora il mondo interno e il mondo esterno si
incontrano...un viaggio di scoperta alle proprie sorgenti che dispiegano la
creativitá del corpo a volte tenera a
volte selvaggia”
Nell´assolo
“Intervista con un toro – una performance sul filo nel labirinto di Immagini” con
la viola di Claus Filser le Immagini
danzate aprono porte sconosciute nel
mondo immaginifico dello spettatore “allora si apre un mondo di toni ed
immagini che salta leggero accarezzando i
suoi sogni.”
Claus Filser Dirigente di
"Orchester SÜDEN"(Monaco di Baviera), fa parte della
"Mendener Kammerphilharmonie" suona violino,
viola, chitarra classica e improvvisazione.
Questánno accanto all´opera in video “Senza
titolo. Un dvd per la proiezione di
un´ombra” che l´artista Bruna
Esposito ha concesso al Festival e “simbolo” del Festival, ci sará la
proiezione di immagini "Farfalle L'anima danza con l'universo: immagini di Jinen Butoh “della
fotografa Elena Bennati frutto di una ricerca artistica visuale
sulla danza Butoh maturata dal suo
incontro con Atsushi Takenouchi allo Spazio Nu-(Pontedera).
Nel Forum validi danzatori porteranno estratti di assoli in cui ognuno sviluppa il
proprio stile – dall´incontro con il butoh.Potremmo vedere Valentina Ferraro (Spagna- Sicilia) in “So(S) ciety” danzare la sopravvivenza e l´adattamento– Frédéric Le Salle (Francia) in “Il cielo nella mia testa”esprimere
il lato oscuro che é in noi stessi Dara Siligato (Spagna-Sicilia) in “Lato B@1” l´altro
lato del vivere e poi ancora Camilla Giani (Fi)
in “TROPPO”, uno
studio sull'eccesso, sul pieno, la fretta con il contrabbasso di Michele Giunta e
infine da Palermo il compositore-danzatore Antonio
Leto in “Simulacra”l'eterna
ricerca dei fili sottili ed invisibili che legano virtuale e reale e Anna Costantino in “No
Volveré” purificazione e rinascita, la scelta di non tornare.
Con
questo festival vogliamo sondare il
senso di appartenenza ad una terra che sta tra i confini,, ma per questo
non é bordeline: una zona che puó
contenere l´oriente e l´occidente, la forma e l´assenza di forma, il conosciuto
e lo sconosciuto, il vecchio ed il nuovo, il diverso ed il quotidiano.
Annalisa Maggiani
Curriculum e informazioni, approfondimenti
sui partecipanti in www.gest-azione-com
e www.sconfinandosarzana.it